Oggi il Ministro Valditara, in violazione di ogni regola di democrazia ha attaccato con inaudita violenza la preside dell’istituto Leonardo Da Vinci, colpevole soltanto di avere indirizzato ai suoi studenti e alle loro famiglie una lettera con la quale denunziava il carattere apertamente fascista dell’aggressione subita da tre studenti del liceo Michelangelo.
Nell’ esprimere la nostra solidarietà alla Preside Annalisa Savino per la sua bellissima lettera aperta, denunciamo la scomposta reazione del Ministro che non ha speso una sola parola per condannare l’aggressione fascista di pochi giorni fa. Egli inoltre minaccia assurdamente di prendere provvedimenti disciplinari perché ‘a scuola non si fa politica’; e perché la Preside, ricordando come è nato il fascismo e spronando gli alunni a non essere indifferenti, avrebbe fomentato l’odio tra studenti. Il Ministro ricorda bene quei tempi: chi faceva politica, botte e olio di ricino e, se continuava, al confino. Ma il Ministro si sbaglia: qui non si tratta di politica, ma della Costituzione che condanna il fascismo e la violenza.
In un sol colpo il Ministro è riuscito a violare due principi fondamentali di questa Costituzione, su cui pure ha giurato: quello che consente a tutti la libertà di esprimere il proprio pensiero e quello che garantisce la libertà di insegnamento ad ogni insegnante.
Sono per l’appunto i due diritti civili esercitati dalla Preside Savino, che ha impartito ai suoi ragazzi, nel silenzio gravissimo del Ministro e del Governo di cui fa parte, una lezione di democrazia ispirata alla necessità di difendere la scuola pubblica e, con grande scandalo del Ministro, la libertà di ogni insegnante.
Vogliamo difendere con forza e con tutto il nostro impegno la scuola pubblica e laica, dalla quale il fascismo sia bandito per sempre.
Il Centro Studi Marcello Trentanove
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